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Quali sono le caratteristiche della blockchain che la rendono appetibile per il mondo del business? Quali sono i principali ambiti applicativi e i progetti in corso in Italia e all’estero su questo tema? Quali sono i punti che un CEO e top manager dovrebbero tenere in considerazione per le loro aziende pensando al futuro del blockchain?

Trasparenza, sicurezza, immutabilità, velocità, economicità, queste sono solo alcune delle innumerevoli caratteristiche che rendono la tecnologia blockchain tanto ricercata sul mercato.

Sicuramente i primi progetti applicativi sono e saranno in settori quali la finanza, il diritto, la sanità, la pubblica amministrazione, l’insurtech, in poche parole ovunque ci sia bisogno di velocità e sicurezza nella gestione di dati e transazioni sensibili.

Uno dei progetti più intriganti al mondo è tutto italiano ed è l’idea portata avanti da SIAE, Blockchain Core e Algorand riguardante una piattaforma blockchain per la gestione dei diritti d’autore.

Un po’ come fu per internet negli anni ’90, oggi siamo ai “primi giorni” di blockchain, dunque un CEO è ancora perfettamente in tempo per studiare e ricercare come questa tecnologia possa migliorare processi interni, beni, servizi o rapporti con il suo target di clienti.

 

Con l’adozione massiva della tecnologia Blockachain, uno degli scenari previsionali, è il cambio di governance a livello globale che andrà a sostituire il concetto di Stato Nazione. Quanto esiste di vero in questa affermazione e quanto invece rientra nella mera fantasia?

Se volessimo tornare alle origini del concetto primordiale di Blockchain, già Wei Dai nel 1998 ci suggeriva che la crittografia avrebbe in futuro eliminato e reso obsoleto il concetto di Stato Nazione.

Sicuramente ciò non avverrà in breve termine, ma nel lungo termine siamo ormai abituati a pensare che tutto può cambiare ed essere stravolto, quindi chissà, non è detto che nel 2500 ci sarà davvero ancora il bisogno di Stati.

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