Splinternet, frammentazione dell’Internet o “balcanizzazione dell’Internet” sono termini utilizzati per descrivere un solo fenomeno: la…
La recente e tutt’ora in atto crisi pandemica ha generato una serie di impatti sia diretti che consequenziali dei quali siamo tutti più o meno consapevoli; con particolare riferimento al comparto ospedaliero e a tutti quegli Enti e strutture orbitanti attorno al settore sanitario.
L’evento Covid-19 ha messo a dura prova qualsivoglia ambito caratteristico, dai protocolli alle procedure, dalla logistica alla pianificazione e gestione, dalle competenze professionali agli aspetti più intimamente personali degli operatori.
Gli strumenti normativi che sono stati predisposti day-by-day, nonché le linee guida sia a carattere nazionale che regionale varate navigando a vista in un mare di dubbi ed incertezze, hanno costretto numerose realtà ed attività a rimodularsi, a volte a reinventarsi, spesso a discapito dei pazienti e ospiti i quali, attori passivi in giorni così drammatici, si sono sentiti disorientati, abbandonati ed addirittura privati del rispetto nei confronti dei propri sacrosanti diritti.
I momenti del travaglio e del parto nonché le situazioni di assistenza ad anziani non autosufficienti, circostanze ineludibilmente connotate dalla presenza di anime fragili, impegnate nelle delicate fasi iniziale e finale del ciclo della vita, sono state messe duramente alla prova.
Dall’esperienza degli operatori specifici e dall’analisi dell’evoluzione dell’emergenza, ne scaturiscono i reali rischi, le criticità specifiche e, soprattutto, una serie di considerazioni ed aspetti talora irrisolti che ci auspichiamo possano rientrare a pieno titolo nel capitolo delle cosiddette lessons learned.