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Nel marzo del 2021, la città di Atene ha vissuto dei gravi momenti di tensione a causa di una manifestazione1nella quale la folla fu protagonista di uno scontro contro le forze dell’ordine. La causa che portò a questo scontro fu una mobilitazione promossa dall’Assemblea Aperta di Nemea Smirni, che decise di mobilitarsi in seguito ad una aggressione messa in atto dalle forze di polizia contro un giovane, il quale contestò alla polizia una multa emessa nei confronti di una famiglia seduta su una panchina. Le violenze di cui sono state protagoniste le forze di polizia sono progressivamente aumentate durante la pandemia di COVID-19. A causa delle restrizioni messe in campo dal governo per limitare la diffusione del virus, si è avuto un aumento progressivo delle manifestazioni e delle proteste, alle quali gli agenti di polizia hanno risposto con un uso eccessivo della forza. Tali eventi sono stati messi in evidenza anche da attivisti e membri dell’opposizione, che hanno accusato il governo guidato da Kyriakos Mitsotakis di utilizzare queste sommosse al fine di nascondere la sua cattiva amministrazione. I movimenti studenteschi e i giornalisti, inoltre, sarebbero stati vittime degli eccessi di violenza da parte delle forze dell’ordine2. Già in passato queste azioni portarono alla nascita di organizzazioni terroristiche contrarie all’orientamento politico che governava il paese in un determinato momento storico. In Grecia fino a qualche anno fa era attivo un gruppo terroristico di sinistra, l’Organizzazione Rivoluzionaria 17 Novembre; oggi risultano ancora attivi gruppi anarco – terroristici legati al mondo della sinistra eversiva. Lo scopo della presente indagine è analizzare tutti i principali movimenti eversivi in Grecia, attivi e non, al fine di mettere in evidenza come l’attuale clima di tensione politico-sociale potrebbe giocare da leva in funzione di una nuova strategia della tensione promossa da gruppi terroristici nei confronti del Governo ellenico.

Approfondimento a cura di Giuseppe Giliberto – Analista Junior per l’Osservatorio di radicalismo politico e terrorismo interno.

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