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Garantire la sicurezza di dati e comunicazioni è sempre stato al centro delle politiche di sicurezza nazionali; l’avvento dell’era del cyber-space ha radicalmente accelerato il processo di trasformazione del concetto stesso di infrastruttura critica, alla base non solo della sicurezza, quanto soprattutto della stabilità economica e sociale di un intero Paese, compreso il suo apparato amministrativo.

Ne consegue, quasi implicitamente, che proprio la sicurezza informatica abbia assunto oggi un ruolo di primo piano nella dottrina di sicurezza nazionale e nelle discipline d’intelligence.
Come specificato da Lorenzo Mariani, direttore commerciale di Leonardo, «lo sviluppo della cybersecurity nazionale è fortemente legato alla trasformazione digitale, perché la base di attacco si è allargata>>. 

Al riguardo, proprio i temi della digitalizzazione e della tutela dell’interesse nazionale sono intimamente connessi, in particolare modo sulla questione della tutela delle infrastrutture critiche di cui proprio la nuova tecnologia 5G costituisce parte integrante.

Come vedremo, proprio il 5G rappresenta un elemento di certo “anomalo” all’interno del panorama geopolitico contemporaneo, costituendo a un tempo una grande occasione e un’inattesa minaccia; sarà quindi fondamentale, nell’immediato futuro, certificare la sicurezza delle infrastrutture che ne adottano la tecnologia, così da sfruttarne appieno le potenzialità.

Proprio in materia di sicurezza e difesa: come conviveranno il 5G e lo standard TETRA, ancora oggi colonna portante delle strategie di sicurezza nazionale di pressoché qualsiasi operatore nazionale?

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