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La funzione di security aziendale vive oggi un paradosso: è richiesta per necessità impellenti come la tutela dei lavoratori all’estero e la sicurezza cibernetica, eppure su di essa le aziende non investono, né in personale, né
in strutture e supporto.

Il paper tenta di proporre sia un’analisi di questo malfunzionamento che una potenziale soluzione attraverso l’allargamento della funzione ad altre attività di supporto del business e dell’operatività aziendale, quali l’intelligence e la gestione del Comando e Controllo, attenendosi sempre ad un confronto, tutt’altro che fuori luogo, con le funzioni di Stato Maggiore
militari.

A tal fine, la funzione viene contestualizzata brevemente sia nella sua evoluzione storica (anche specificatamente sul suolo nazionale) che in comparazione con le altre strutture manageriali, incluse le figure apicali.
Ne vengono infine analizzati alcuni punti deboli, inseriti in un contesto generale fatto di mancanze culturali sia da parte delle altre funzioni aziendali, sia da parte di chi della security ha fatto il proprio mestiere (in azienda o nell’ambito della consulenza).

A corredo del paper viene messa a disposizione una serie di consigli di lettura per permettere agli interessati di approfondire e raffinare il proprio approccio critico alle questioni trattate.

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