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Che la cybersecurity sia considerata ad oggi uno degli elementi più critici della sicurezza dell’Unione Europea è sicuramente un dato di fatto e la nuova Strategia Europea per la sicurezza informatica ne è la più chiara rappresentazione; tuttavia, meno crystal clear è l’efficacia degli strumenti messi in atto dall’Unione per tutelare i propri sistemi informatici ed informativi, per gestire la minaccia cyber crescente e per minimizzare i rischi legati agli attacchi informatici.

Questo paper, dopo aver brevemente analizzato la nuova strategia europea in ambito cyber, vuole focalizzarsi su uno degli strumenti definiti, già nella prima EU Cybersecurity Strategy del 2013, come meccanismo aggiuntivo di resilienza dell’Unione e di gestione coordinata delle minacce, ovvero il partenariato pubblico-privato (PPP) in ambito cyber, considerato come un’attività necessaria di sincronizzazione delle informazioni e di expertise fra il settore privato e pubblico.

In particolare, al fine di valutare se il PPP può essere effettivamente considerato uno strumento efficace a supportare la creazione di un ecosistema cyber europeo forte e resiliente, verrà delineata l’evoluzione del primissimo PPP europea creato, ovvero l’European Cyber Security Organization (ECSO).

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