Alla luce delle recenti tensioni tra Israele e Hamas , è possibile individuare alcune Lesson…
Il conflitto ceceno è caso di studio interessante e anomalo allo stesso tempo per il fenomeno jihadista.
Infatti, pur essendo la popolazione locale storicamente composta da sufi, dalla seconda metà degli anni Novanta si sono sviluppati numerosi gruppi armati di ispirazione wahabita e salafita.
Questo richiede un’analisi attenta sulle motivazioni per cui mujaheddin come al Khattab abbiano iniziato a nutrire interesse per la regione e, al tempo stesso, di come la dottrina religiosa e il proselitismo siano stati adeguati alla popolazione cecena.
In secondo luogo, è necessario puntualizzare come anche le strategie ed i metodi di battaglia siano stati adattati alla mentalità e alla cultura locale, e pertanto si differenzino da quelli utilizzati in altre realtà geopolitiche come quella afghana o quella siriana.
Tra queste nuove strategie troviamo, ad esempio, il coinvolgimento delle donne come combattenti (le cosiddette “vedove nere”) e la volontà di limitare il terrorismo al territorio russo, rifiutandosi inizialmente di esportare tale violenza al di fuori di questi confini.
Infine, i gruppi jihadisti ceceni sono tra i pochi al mondo ad essersi dichiarati pronti a utilizzare armi non convenzionali contro il nemico (come i barili ripieni di materiale radioattivo).