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Dal 15 Aprile 2023 il Sudan è di nuovo preda del conflitto armato. Dopo essersi spartiti il potere dalla fine del 2021, i due leader del Sovereignity Council, ovvero il Gen. Abdel Fattah al-Burhan, comandante delle Sudanese Armed Forces (SAF), e il Gen. Mohamed Hamdan Dagalo (Hemedti), suo Vice e capo del gruppo paramilitare chiamato Rapid Support Forces (RSF), hanno avviato un confronto armato ad alta intensità in tutto il Paese. Nonostante il conflitto sia stato avviato da attori interni, la sua deflagrazione coinvolge più o meno direttamente interessi ed attori regionali e non, andando ad influenzare gli equilibri securitari, geopolitici e geoeconomici del quadrante. Questa analisi si propone di approfondire alcuni aspetti dell’attuale conflitto sudanese: le fragilità strutturali derivanti dall’ibridazione del settore della sicurezza e il coinvolgimento più o meno diretto di alcuni tra i principali attori esterni.

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